Sorriso contagioso, tanta voglia di mettersi in gioco anche in un campionato che per lei è una novità assoluta. Giocatrice di prospettiva Martina Morandi, monzese, ventidue anni (compleanno festeggiato lo scorso 16 gennaio), con la pallavolo che le scorre nel sangue.
Nata centrale e trovatasi a suo agio anche nel ruolo di schiacciatrice, col passare delle stagioni, la nuova “farfalla” giunta alla corte di coach Giovanni Caprara si è messa in grande evidenza nel ruolo di libero.
Dopo aver fatto parte del roster della Saugella Monza che ha partecipato alla Serie A1 nella stagione 2019-2020, Martina ha giocato due campionati con la maglia della Futura Busto Arsizio in Serie A2 e, l’anno scorso, nella stessa categoria, ha difeso i colori della Picco Lecco migliorando sensibilmente le sue statistiche come testimonia il dato complessivo, e non indifferente, del 42,9% ottenuto nel fondamentale della ricezione.
Una giocatrice che si è detta pronta a giocare le sue chance anche nel massimo campionato italiano femminile: «Non vedo l’ora di iniziare – commenta Martina Morandi – sono molto contenta di aver avuto la chiamata della Uyba. Sono molto emozionata».
Cosa ti aspetti dalla prossima stagione a titolo personale?
«Mi aspetto una stagione dove dovrò lavorare molto e con grande intensità come richiede la categoria. Allo stesso modo mi aspetto di vivere momenti molto belli insieme alle mie compagne. Giocare in Serie A1 sarà un’esperienza bella ed emozionante»
C’è un motivo particolare che ti ha fatto scegliere la Uyba?
«Ho affrontato la Uyba da avversaria quando ero a Monza. Entrare al palazzetto mi sa di famiglia, mi sa di emozione, mi sa di lavoro duro…Più ci penso e più non vedo l’ora di iniziare».
Hai giocato da centrale, schiacciatrice ed ora libero: se non è amore per la pallavolo questa…
«Ho ricoperto diversi ruoli, è vero. Per me la pallavolo è una grande passione. È l’unica cosa che conta»
Qual è il tuo primo “messaggio” per i tifosi?
«C’è un solo messaggio per gli AdF: vi aspetto numerosi al palazzetto per tifarci».